Polacca Aversana: il famosissimo dolce tra storia e leggende


Polacca-Aversana

Polacca-Aversana

di Antonella Amodio

Si è conclusa con la Polacca Aversana la prima grande degustazione di Asprinio d’Aversa organizzata con Luciano Pignataro al Ristorante Il Menalino di Aversa di Carlo Menale – patron della storica Enoteca Menale – che per la prima volta nella storia ha ospitato le 17 cantine
con i loro vini. In accompagnamento all’asprinio, oltre alle pizze di Roberta Esposito de La Contrada, è entrato in scena anche il dolce Polacca Aversana, vera eccellenza della tradizione dolciaria locale, un’identità che ha conquistato il palato di molti e che sposa con armonia il matrimonio con l’asprinio vino passito.

La Polacca Aversana è un dolce di pasta brioche farcita con crema pasticciera e amarene, disponibile in due varianti: la mono porzione, ideale per la colazione e facilmente reperibile in tutti i bar aversani, e il formato torta.

Fetta-di-Polacca-Aversana

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Polacchina-Polacca-Aversana-in-mono-porzione

Polacchina-Polacca-Aversana-in-mono-porzione

La storia della Polacca Aversana ha radici antiche e si intreccia con leggende locali, in particolare quelle legate a due conventi di suore presenti ad Aversa, la città normanna della provincia di Caserta. La prima leggenda narra che nel periodo medievale una suora polacca, residente in uno dei conventi di Aversa, abbia condiviso la ricetta di una torta tipica della sua terra con un pasticciere del luogo. Quest’ultimo avrebbe poi rielaborato la ricetta, dando vita a due dolci distinti: la polacchina, una brioches, e la polacca, una torta. La seconda leggenda racconta invece della visita ad Aversa di una regina polacca, ospitata in uno dei conventi della città. Le suore avrebbero cercato di offrire alla sovrana una colazione degna del suo rango, creando così un dolce che richiamasse i gusti centro-europei. Sarebbe nata così la polacca aversana. Esistono però anche alcune teorie più recenti sulla sua origine. Una di queste suggerisce che il dolce nasce dall’inventiva di un mercante pugliese che trasferitosi ad Aversa agli inizi del XX secolo avrebbe apportato una modifica alla ricetta del pasticciato leccese, sostituendo la pasta frolla con una pasta di brioches.

Altre testimonianze suggeriscono che la Polacca Aversana sia una creazione del pasticciere Nicola Mungiguerra che avrebbe deciso di creare due dischi di pasta brioches per contenere la crema che solitamente veniva servita in un piatto portato in pasticceria dai clienti stessi. Rielaborando la ricetta con quella della polacchina, un dolce già diffuso ad Aversa, Mungiguerra avrebbe inventato la gran polacca.

Fetta-di-Polacca-Aversana

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Indipendentemente dalle leggende e dalle teorie, la Polacca Aversana è diventata un dolce amato e apprezzato non solo in Campania, ma anche al di fuori dei confini nazionali. La sua storia affascinante e il suo sapore unico la rendono una prelibatezza da gustare e da condividere.

Per mangiarne una vera e tradizionale è consigliabile recarsi direttamente ad Aversa, la patria indiscussa di questo dolce. Nella zona centrale e più antica della città si trovano le pasticcerie storiche che la producono. Tre quelle di riferimento: Pelosi Antica Pasticceria dal 1900, via Roma 206, Pasticceria Marino dal 1958, Via S. Paolo, 23, Mungiguerra, via Michelangelo Buonarroti, 34.