
di Bruno Sodano
Camminando nei vicoli fioriti di Anacapri si arriva La Zagara. Pierpaolo e Marcello Pollio hanno messo a punto questo posto che gode di una posizione privilegiata.

Un format che viaggia su più fronti, il Wine bar – con aperitivo e cocktail – ed il ristorante immerso in un agrumeto. Si, la sala è sommersa nei limoni profumati di Capri. La leggenda narra che in questo posto nacque il primo limoncello caprese.
La cucina è guidata dallo chef, Davide Ciavattella che la porta avanti con idee chiare. Dopo una lunga gavetta in alcuni dei ristoranti – fra cui otto all’Olivo del Capri Palace – ha presoe in mano le redini di questa giovane realtà. Un grande professionista che deve tutto al suo maestro, Andrea Migliaccio. Fortunato sicuramente l’esordio alle Terme di Saturnia, sotto la guida dei fratelli Cerea. Una carta dei vini dinamica, etichette ben selezionate, molte bottiglie davvero importanti. I veri Wine Lover avranno che scegliere.



Il menu è corretto, ampio, che spazia sul territorio con estro e semplicità. Piatti diretti, che arrivano a chi li mangia. Gli antipasti sono estivi, freschi e colorati. Come ad esempio il carpaccio di spigola con burrata, zuppa fredda di pomodoro e salsa al basilico o le capesante su panzanella napoletana e salsa al basilico. Un racconto del mare estivo che fonda le sue radici sulla tradizione e sulla semplicità.


Diverso è l’uovo croccante con peperoni arrostiti, alici di Cetara, capperi, olive e maionese alla colatura. Una buona idea che dona un tocco di internazionalità al menù catapultando il tutto in un contesto prettamente mediterraneo.


Nei primi piatti è un continuo omaggio a piatti iconici italiani. Un risotto, dedicato alla famiglia Cerea e ai lorofamosi paccheri, realizzato con pomodoro, Parmigiano Reggiano 24 mesi, burro di bufala e crema di mozzarella e basilico. L’aggiunta del gambero rosso crudo sugli spaghetti alla Nerano rende il tutto prezioso e apprezzabile. I Ravioli poi, quelli veri capresi. Speciali.



Sui secondi c’è una regola: solo pescato locale.
Così, la zuppa di pesce, viene servita in modo non convenzionale. Di fatto, alcuni elementi sono crudi e, con il calore degli altri componenti nel piatto, raggiungono una leggera scottatura che rende il tutto unico. Pezzo forte è sicuramente la frittura mista. Viene servita per due senza lesinare sulla materia prima. Solo pesce spinato, pulito e fritto in pastella. Nell’alternarsi di pesce di coda, triglie, calamari e gamberoni troviamo pezzi di frutta fritta.


I dolci ben realizzati. La mousse di cioccolato, sablè alle mandorle e frutti rossi, epica. Sapori equilibrati che ritroviamo anche nell’altro dessert fatto da mezza sfera di cioccolato bianco con mousse al mascarpone, mou salato e nocciole.



La cucina de La Zagara è oggi giovane e fresca, molto ben avviata in questo nuovo corso. Un punto di partenza solido che sfrutta le abili mani di uno chef che farà tanta strada: Davide Ciavattella.
Ristorante La Zagara di Anacapri
Via Giuseppe Orlandi, 180
Tel. 081 8372923