Simpotica Salento Igp Negroamaro 2011 | Voto 89/100


Simpotica Salento Rosso Negroamaro Ipp 2011 Garofano

Simpotica Salento Rosso Negroamaro Ipp 2011 Garofano

Severino Garofano Vigneti e Cantine
Uva: negroamaro e montepulciano
Fascia di prezzo: 18,50 in enoteca
Fermentazione e maturazione: acciaio e legno
Vista 5/5 – Naso 27/30 – Palato 27/30 – Non omologazione 30/35

Nel mondo vitivinicolo non è raro l’instaurarsi di un rapporto molto intimo e privilegiato tra l’uomo, il territorio ed il vino, divenendo di fatto un tutt’uno. E così capita che quell’uomo viene identificato e conosciuto attraverso il vino stesso che egli produce, tanto da assumere il ruolo di riferimento territoriale.

Ed è proprio tutto questo che Severino Garofano, a giusta ragione, si propone di rappresentare perché egli, di origini irpine, col Salento ed il Negroamaro ha un legame stretto ed indissolubile da sempre. Nell’arco della sua lunga e prestigiosa carriera di enologo, Severino ha saputo tirare fuori vini eccezionali anche con vitigni diversi, ma resta il fatto che è diventato famoso soprattutto per la produzione di almeno quattro inarrivabili etichette salentine di negroamaro: Patriglione, Graticciaia, Notarpanaro e Le Braci.

Controetichetta Simpotica Salento Rosso Negroamaro Igp 2011 Garofano

Controetichetta Simpotica Salento Rosso Negroamaro Igp 2011 Garofano

E la tradizione di successi continua, col supporto dei figli Stefano e Renata, con altre bottiglie, tipo il Simpotica Negroamaro Salento Igp, confezionata con una punta di montepulciano, di cui ho recentemente degustato il millesimo 2011. Nuova veste grafica, ma antica e costante qualità di un vino che nel nome richiama il famoso simposio dell’antica Grecia, che soleva rappresentare la celebrazione conviviale di godere insieme i piaceri della vita del buon bere e del mangiare. Maturazione per circa un anno e mezzo in legno piccolo e vetro. Tasso alcolico di quattordici gradi.

Colore rosso rubino, screziata di lampi purpurei. Coinvolgente spettro aromatico che regala con generosità intensi profumi di frutti rossi piccoli e medi; aromi speziati di bacche di ginepro e di noce moscata; ed un coté olfattivo di goudron, di tabacco, di liquirizia, di grafite e fumé.
Il sorso che plana sulla lingua è immediatamente caldo e sensuale. E poi l’approccio boccale continua con un aristocratico e morbido tannino, polposità, freschezza, dinamicità ed eleganza.
Effetti balsamici, mentolati e tostati si dispiegano poi nel cavo orale e vanno ad aggiungersi a sensazioni palatali equilibrate, armoniche ed austere. Finale persistente e godibile. Da servire su paste al sugo, piatti di carne e formaggi a pasta dura. Prezzo giusto. Prosit!

Questa scheda è di Enrico Malgi

Sede a Copertino (Le) – Località Tenuta Monaci
Tel. 0832 947512 – Fax 0832 1830364 – Cell. 333 458408
[email protected] – www.aziendamonaci.com
Enologo: Severino Garofano
Ettari vitati: 16 di proprietà, più 20 in affitto. Bottiglie prodotte: 220.000
Vitigni: negroamaro, malvasia nera e bianca, montepulciano e chardonnay

2 Commenti

  1. Tutti ad osannare,preferire e incensare il primitivo,ma personalmente penso che la grandezza della Puglia risieda sopratutto in questo vitigno sia nella versione rossa che rosata.Severino poi è un grande da comprare a scatola chiusa.Ad maiora ed un caro saluto da FM.

  2. Esatto, caro Francesco.Senza sminuire l’ottima qualità del primitivo nella sua double face di Manduria e Gioia del Colle, anch’io sono negroamarista per tanti motivi, non ultimo perché rappresenta una specie varietale estremamente versatile. Proprio qui ne ho già ampiamente discusso, ma penso che pochi vitigni al mondo possono diversificarsi in tante multiformi tipologie: rosso, rosato, vinificato in bianco e spumantizzato. Tra poco avremo anche la versione passita ufficiale, perché sono stati già avviati esperimenti in proposito. E quello che più conta, ogni tipologia denota sempre un’eccellente qualità. Quindi, viva il negroamaro!

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