“Sorrentino” il Wine trekking tra Vesuvio e mare


di Monica Bianciardi

Una passeggiata tra vigneti e colate laviche con il Vesuvio da una parte ed il mare dall’altra, soste di assaggio in mezzo ai filari dei vini aziendali e prodotti gastronomici, questo è stato il divertente wine trekking dell’azienda vinicola Sorrentino. La cantina è situata nel cuore del Parco Nazionale del Vesuvio nel comune di Boscotrecase, un posto senza tempo teatro di leggende e sconvolgimenti. Il vasto panorama che si gode dai terrazzamenti, si affaccia verso sud sul mare del Golfo di Napoli rendendolo un luogo sfacciatamente suggestivo, l’unico contatto visivo che riporta alla realtà contemporanea è la vista delle costruzioni in lontananza.

Sorrentino

Sorrentino

L’azienda nasce con la gestione del ‘moggio’ di proprietà della nonna. In seguito sviluppata e migliorata sotto la guida di Paolo Sorrentino e la moglie Angela che hanno aperto la strada ad un percorso di espansione del comparto viticolo fin dagli anni ’90. Un retaggio familiare giunto alla terza generazione in cui oggi sono inseriti anche i figli di Paolo e Angela, i fratelli GiuseppeBenny e Maria Paola. Il rispetto verso il territorio è così tramandato insieme al Dna ed al genuino entusiasmo con cui tutta la famiglia si dedica a questo lembo di terra, che secondo la leggenda prima di cadere sulla terra apparteneva al paradiso.

Sensibilità verso l’ambiente ed una produzione biologica che punta al recupero delle varietà dei vitigni autoctoni vesuviani, CaprettoneFalanghinaCatalanescaPiedirosso e Aglianico allevati nei 35 ettari di proprietà e che su questi terreni dalla forte variabile dei componenti hanno trovato il loro habitat ideale. I vigneti aziendali si trovano sul versante a sud-ovest dove sono visibili le numerose colate laviche. Il Vesuvio come un pittore astratto, ha dipinto il terreno con diverse variabili di colore e consistenza. Diverse composizioni minerali si sono depositate durante le eruzioni rendendolo ad elevata porosità e drenaggio, fertile, ricco di biodiversità. Quasi tutte le viti qui sono ancora a piede franco, il terreno sedimentario molto friabile ha impedito l’espandersi della fillossera. Le altezze dei vigneti sono estremamente variabili ed hanno dislivelli che in pochi metri salgono da 50 ai 400 m di altezza. Un tour che ha permesso di degustare la storia del territorio e i suoi vini in questa terra fertile e singolare, condizionata dalle variabili di un vulcano ancora attivo, colma di biodiversità, che sforna prodotti unici come unico è il Vesuvio

Sorrentino

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Tasting Notes

Benita 31 Caprettone Vesuvio Doc Bio Organic 2020 Caprettone 100%

Vitigno dalle origini antiche il Caprettone è stato riconosciuto solo negli ultimi tempi come vitigno con un suo specifico profilo genetico e produttivo. Vinificazione in acciaio con raccolte manuali. Iniziale nota sulfurea a cui seguono profumi freschi agrumati con floreali di camomilla, frutti bianchi, erbe mediterranee. Palato in cui la morbidezza è bilanciata da spalla sapida e sorso che scorre con abbondanti rivoli di freschezza finale pulito diluito dalle erbe aromatiche.

7 Moggì Vesuvio Piedirosso Bio Organic 2020 Piedirosso%

I vigneti del Piedirosso si trovano a 400 mt di altezza in uno dei punti più alti. Sopra un terreno nero e polveroso, le vecchie viti a piede franco di Piedirosso, formano pareti dagli spessi fusti nodosi, creando tunnel ombrosi, in cui grappoli scuri e maturi attaccati ai tralci dalle venature vermiglie, penzolano nel vuoto sovrastati dal fogliame.

Il colore rosso rubino intenso ha riflessi violacei. Il profilo olfattivo è dato da note fumè seguite da frutti croccanti di lampone, amarena, fiori rossi, geranio, pepe verde e menta . Al gusto è vibrante di freschezza ben inserita nel frutto succoso, reattivo e vivace con tessitura tannica snella, termina in un gradevole finale disidratante e amaricante.

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