Taverna Santa Chiara querela la turista israeliana
Incidente con la turista, il post di Taverna di Santa Chiara
Nella giornata di sabato 3 maggio, nel nostro esercizio, siamo stati vittime di un episodio a scopo intimidatorio da parte di una avventrice che, dopo aver pranzato nel nostro locale, ha iniziato a parlare ad alta voce, facendo chiaramente intendere di essere sostenitrice dei crimini internazionali del governo israeliano contro il popolo palestinese. A quel punto, da cittadini coscienziosi quali siamo, abbiamo evidenziato che condanniamo il genocidio palestinese in atto, quale crimine contro l’umanità. La turista ha immediatamente iniziato ad accusarci di antisemitismo, di sostenere il popolo palestinese che, nelle sue parole, lei individuava come popolo di terroristi e, quindi, dí essere noi stessi a supporto di terroristi.
La turista, nel frattempo, ha iniziato a riprendere noi e i nostri lavoratori, nonché altri clienti senza consenso di chi veniva ripreso (inclusi minorenni di un’altra famiglia di clienti), per poi diffondere il video in rete (un reato), diffamandoci come sostenitori del terrorismo e antisemiti (un altro reato) e scatenando una campagna di odio che da ieri sfocia in messaggi anonimi con minacce di 1) spedizioni punitive, 2) distruzione del locale, 3) violenza fisica nei confronti della proprietaria e dello staff, 4) auspici di stupro della proprietaria (tutti reati).
La nostra unica responsabilità è quella di aver preso posizione, nell’ambito della campagna degli Spazi Liberi dall’apartheid israeliano, contro il genocidio palestinese in atto.
Alla luce della campagna di odio e mezzo social che è stata scatenata e delle minacce ricevute, volte a minare anche la nostra incolumità personale nonché l’andamento della nostra attività, sporgeremo formale querela.
I nostri legali, inoltre, hanno mandato di segnalarci tutte le diffamazioni a mezzo social e a mezzo stampa che ci accusano, falsamente, di aver cacciato chicchessia dal locale, come dimostra lo stesso video diffuso dalla coppia.
Nel nostro locale, che accoglie da sempre persone di ogni nazionalità, fede ed etnia, non possiamo tollerare e continueremo a non tollerare alcuna forma di esternazione razzista, sia essa ispirata da antisemitismo, islamofobia, o, come in questo caso, razzismo antipalestinese
E la dichiarazione degli israeliani?
C’è il loro video in rete. Questa è la replica dei proprietari che ben conosciamo. Essere contro il genocidio in atto a Gaza non vuol dire essere antisemiti e antisraeliani, bensì sostenere quella parte della popolazione israeliana che scende in piazza contro il premier verso il quale pense un mandato di cattura del Tribunale Internazionale dell’Aja per crimini di guerra.
Se vado al ristorante, normalmente non è per fare politica.
Se i ristoratori, invece, ritengono di volere sostenere – legittimamente, per carità – alcune idee hanno il dovere di avvisare i clienti (adesivi, bandiere, loghi) del mood di quel locale:
probabilmente il mio orientamento mi farà decidere se entrare o meno (ad esempio, non entro in un locale con orientamenti juventini)
Sono d’accordo dicevo, con i post che solidarizzano con Nives. Taverna santa Chiara esprime chiaramente la sua contrarietà al genocidio del popolo palestinese. E poi esprimere opinioni nn è reat si sono cacciati da solli non sono stati Cacciari chi urlava era la donna israeliana
Già che metti sullo stesso piano un genocidio col tifo ti qualifica
Concordo pienamente
Quella la puoi trovare in tutti i tg e media del mondo, alcuni anche israeliani vedi Haaretz, con la situazione che si commenta da sola
Complimenti e grazie.
Brava la signora Monda che ha ribadito di essere contro il genocidio che il governo israeliano e il suo esercito stanno compiendo a Gaza. Mai vista una guerra come quella dell’IDF, direttamente contro la popolazione civile.