Terremoto gastronomico a Napoli, Domenico Candela da Ledoyen all’Hotel Parker’s


Domenico Candela

Domenico Candela

Domenico Candela all’Hotel Parker’s di Napoli. Dopo 25 anni Enzo Bacioterracino lascia i fornelli con vista sul Golfo e sul Vesuvio a un giovane napoletano che, dopo essere stato al Quisisana, è stato a lungo al Pellicano nella fortissima squadra di Antonio Guida, successivamente con Bartolini prima di andre a Parigi prima da Taillevent e da Ledoyen  sotto la guida di Martino Ruggieri e l’indirizzo gastronomico del grande Yannick Alleno.
La scelta della famiglia Avallone, Tani, Sissi e Maria Ida implica una grande scommessa ambiziosa, inutile nasconderserlo: portare a Napoli la quarta stella e invertre una tendenza per cui la provincia è la più beneficiata dalla Michelin mentre la città è, tra le grandi, la più povera di cucine con l’ambito riconoscimento.
I presupposti ci sono tutti: è in corso la ristrutturazione della sala e della cucina che ha una vista mozzafiato sul Golfo nell’Hotel a 5 Stelle rilevato dal padre Francesco Paolo a corso vittorio Emanuele.
“Nostro padre – ci dice Tani Avallone – ha sempre considerato la gastronomia un asse portante del nostro progetto, riprendiamo con prudenza e umiltà un discorso dopo qualche anno stando ben attenti a non fare errori e soprattutto senza fretta, come abbiamo sempre dimostrato nelle nostre cose”.
La carriera di Domenico Candela parla da sola e la difficoltà sarà adesso trovare il giusto equilibrio tra le radici napoletane e le tecniche e le esperienza appprese con Guida e soprattutto con Alleno, il grande restauratore delle salse come elemento primario della superiorità gastronomica francese, prive però dei grassi in eccesso messi sotto accusa dagli spagnoli e dal vento del Nord.
Se tutto va bene la cucina dovrebbe essere aperta in Primavera.
Domenico Candela all’Hotel Parker’s può implicare una svolta a Napoli dove le proprietà dei grandi alberghi hanno ancora una gastronomia ferma al prosciutto e meloni e gnocchi alla sorrentina, privi di ambizione nonostante il contesto sia semplicemente fantastico. L’unica eccezione, come è noto, è il Romeo dove la proprietà, nonostante le vicissitudini giudiziarie, ha avuto le palle di non dermordere e tirare dritto a dispetto di tutto e di tutti con successo.
Palazzo Petrucci e il Veritas sono le altre due stelle, ma siamo sicuri che questa mossa del Parker può aprire finalmente scenari insperati in una città come Napoli.
Domenico Candela all’Hotel Parker’s: una scomessa fantastica

2 Commenti

  1. Un grande immenso in bocca al lupo Chef Candela sono certa che ce sara’ un meritato successo.La suaterra si merita questo e tanto altro ancora.

  2. Domenico troverà il giusto equilibrio con le radici napoletane, anche perché prima di percorrere tutti questi stellati altrove, lontano da Napoli, ha guidato con Aldo La Notte, la cucina di Palazzo Caracciolo, Sin dall’apertura.
    Chiedetegli di interpretarvi la tradizione, vi lascerà stupiti, e li darà il meglio di se stesso.

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