Tre Soste gastronomiche tra Veneto e Friuli


di Marina Betto

Tre indirizzi da segnare in agenda se vi trovate tra Friuli e Veneto e siete in cerca di un ristorante dove assaporare piatti creati con ingredienti del territorio ma densi di personalità. Alla Taverna di Colloredo di Monte Albano (UD), un comune medievale dove sorge uno dei più sontuosi castelli del Friuli, è da poco approdato lo chef Salvatore De Micco che nel solco tracciato dalla proprietà propone una cucina tradizionale e contemporanea apportando la sua ineccepibile tecnica, acquisita nelle precedenti collaborazioni all’estero. Campano di Torre del Greco, classe 1987, Salvatore De Micco porta con se tutto il bagaglio di profumi della sua terra, che esaltano ogni piatto con sfumature aromatiche, che sottolineano qui e là le acidità, la sapidità, l’amaro e la dolcezza per esempio della pasta, che è tirata a mano sottile, come quella perfetta del Bottone Liquido con erbe spontanee di Colloredo, stracciatella, colatura di alici di Cetara e limone salato di Amalfi.

La Taverna- Bottone Liquido

La Taverna- Bottone Liquido

Le entrée di benvenuto sono delicate, minute, come il Maritozzo con polvere di pomodoro secco o i Samosa ripieni di ragù di lumache accompagnati da una flute di Essenza di Pomodoro, un liquido fresco e trasparente dal profumo inebriante d’estate, che potrebbe benissimo accompagnare tutto il pasto, un’idea veramente vincente di De Micco.

La Taverna- Entree di benvenuto

La Taverna- Entree di benvenuto

La Taverna- Essenza di Pomodoro

La Taverna- Essenza di Pomodoro

La Canocchia 2.0 è un esercizio di minuzia, si tratta di un raviolo di rapa rossa, farcia di canocchie, olio di crostacei e zenzero. Gustosa e morbida è la Capasanta dell’Atlantico e carciofo violetto di Sant’Erasmo, essenza di mare e olio al prezzemolo, piatto dal grande equilibrio gustativo.

La Taverna- Capasanta e Carciofo di Sant'Erasmo

La Taverna- Capasanta e Carciofo di Sant’Erasmo

Il Maialino su crema di mostarda di mandarino e bieta è ricavato da un particolare taglio di carne detto Secreto posto tra la scapola e le costole del maiale, si tratta di un boccone prelibato dalla consistenza morbidissima ed è il più riuscito di queste proposte che sono ambiziose, obiettivo per questo storico ristorante è riconquistare la stella Michelin, ma che ancora mettono solo timidamente in luce le capacità di Salvatore De Micco. Ampia carta dei vini e ambiente formale con un bel giardino e terrazza dove mangiare nei mesi estivi completano un’esperienza che merita di essere fatta.

Tra i Colli Berici nella Val Liona nel paese di Spiazzo di Grancona ha aperto nel 2010 il ristorante Trequarti regno di Alberto Basso, giovane chef veneto che fa una proposta di piatti del territorio giocosi e pieni di gusto, dal vitello tonnato posto nella scatoletta di metallo, alla spuma di mortadella proposta in tubetto da spalmare sul pane per aprire lo stomaco.

Il gioco non si limita al modo di proporre le pietanze ma mescola i sapori confondendo l’origine e la provenienza dei piatti come il Salmone al caffè divenuto un piatto iconico di Trequarti.

Trequarti- Salmone al Caffe'

Trequarti- Salmone al Caffe’

Il Risotto alle rape rosse e cren mescola dolce e piccante in modo sapiente, i Ravioli in salsa di Asiago e germogli di crescione sono bocconi aderenti alla tradizione con carattere e moderni. Il Tiramisù di pesce con spuma di patate e a seguire il piatto denominato BirRamen composto da funghi, bruscandoli e pancia di maiale croccante gel di birra acida è una proposta ben bilanciata tra acidità e croccantezza, un assoluto che sa trattenere condensato il carattere di questo territorio.

Trequarti- BirRamen con bruscandoli e pancia di maiale iberico

Trequarti- BirRamen con bruscandoli e pancia di maiale iberico

L’ abbinamento con   una birra locale la Korokoro una gentle sur ale con uva appassita è riuscito e centrato. Richiama il verde del muschio e la sua consistenza l’Acetosella frozen con pistacchio e cicoria che precede il dessert che invece è esplosivo, si tratta infatti di Asparagi caramellati e namelaca di cocco e cuore di passion fruit e mango in forma di uovo da far esplodere sul piatto, un modo certamente originale e inusuale di finire un pasto.

Trequarti- Dessert Uova e Asparagi

Trequarti- Dessert Uova e Asparagi

Anche in questo ristorante grande cura nei dettagli, il locale recentemente ristrutturato è accogliente ed essenziale sui toni del bianco panna e grigio dove il personale di sala, il sommelier Christian Danese che ha selezionato personalmente oltre 300 etichette, lo stesso chef si muovono con sicurezza ed affabilità.

Osteria del Gua'- Bagnolo di Lonigo Vicenza

Osteria del Gua’- Bagnolo di Lonigo Vicenza

La Barchessa di Villa Pisani a Bagnolo di Lonigo, Vicenza, fu progettata per conto della nobile famiglia veneziana Pisani da Andrea Palladio nel 1541. La Barchessa, in origine una costruzione rustica fulcro di una redditizia azienda agricola, sorge sulle sponde del Guà, affluente del Brenta. Questa struttura dopo un minuzioso restauro oggi si presenta come un relais, spazio eventi e ristorante, finemente arredato e ricco di opere d’arte esposte sia nel giardino sia all’interno della struttura. La Villa è inserita nel “World Heritage List” che nomina i 400 complessi architettonici più importanti del mondo ed è oggi Patrimonio Unesco. L’Osteria del Guà è l’elegante ristorante di questo relais immerso nel verde del paesaggio vicentino. Tovaglie di lino e un’elegante mise en place accolgono una cucina della tradizione attualizzata nella forma che coniuga gusto e guizzi di sapore sorprendenti per l’equilibrio. Il Gambero su pietra è appena scottato e va intinto in una salsa con schie. L’Anguilla laccata con salsa di prezzemolo, salsa d’ostrica, garusoli e broccoletti selvatici coniuga elementi del territorio in modo insolito con una laccatura che richiama l’oriente e le sue salse dense e agrodolci.

Osteria del Gua'- Anguilla Laccata

Osteria del Gua’- Anguilla Laccata

Anche i Culurgiones con salsa di arrosto, crema di parmigiano e aceto balsamico, inseriti nel menù dallo chef Marco Culeddu che ha origini sarde, sono presentati e serviti all’orientale e da mangiare con le bacchette, rimangono un piatto del territorio ma che chiudendo gli occhi trasportano verso altri mondi.

Osteria del Gua'- Culurgiones come un cappelletto

Osteria del Gua’- Culurgiones come un cappelletto

Il Riso su pesce è un risotto all’alga dulce, carpaccio di capasanta, salicornia, schie e sarde affumicate in cui c’è tutto il vicentino rivisitato, leggero, delicato ma pieno di carattere dato dalla sapidità e dallo iodio sprigionato dalle varie componenti. Il Filetto alla Rossini con foie gras e tartufo rimanda alla cucina di una volta, strutturata e opulenta, di grande impatto e bilanciamento.  La Granita di Moscow Mule è una pausa rinfrescante che precede una Sfoglia di mela al caramello, sorbetto di rosmarino e sablè breton servita con il Vinsanto.

Osteria del Gua'- Sfoglia di mela al caramello

Osteria del Gua’- Sfoglia di mela al caramello

Il sommelier Luca Pinter ha una vera passione per l’ospitalità, preparato e attento ha servito con questi piatti vini del territorio come il Brut Buvoli Metodo Classico, il Ferlat Grame una Malvasia perfettamente in contrasto con le sue note verdi e sapido-speziate con la laccatura agrodolce dell’anguilla, il Musella Drago Garganega 2019 con il risotto e il Musella Valpolicella Superiore 2018 con la carne, SP 68 di Arianna Occhipinti con i Colurgiones tutti abbinamenti perfettamente centrati e corrispondenti. Un’esperienza assolutamente d’impatto per la bellezza del luogo in cui ci si trova e la raffinatezza della cucina.

Ferlat Grame Malvasia Istriana

Ferlat Grame Malvasia Istriana

Ristorante La Taverna
Piazza Castello 2 Colloredo di Monte Albano (UD)

www.ristorantelataverna.it

 

Ristorante Trequarti
Piazza del Donatore ¾   36044- Val Liona Vicenza

[email protected]

 

Osteria del Guà
via Risaie 1/2 36045 Bagnolo di Lonigo Vicenza

Info@osteriadelguà.it