L’amore al tempo del Coronavirus 7 | Valentina Nappi e Giovanni Lagnese


Valentina Nappi e Giovanni Lagnese

Valentina Nappi e Giovanni Lagnese

di Monica Caradonna

Se siete appassionati di gossip sotto l’ombrellone cambiate lettura. Se siete moralisti stakanovisti, vi prego, pentitevi e proseguite altrove. Ripensandoci, però, se siete entrambe le cose, provate ad esercitare il vostro cervello e a confrontarvi con una realtà scomoda, anticonformista, anzi direi per niente comfort. E siate i benvenuti nel mondo di Valentina Nappi e Giovanni Lagnese.

Valentina Nappi e Giovanni Lagnese

Valentina Nappi e Giovanni Lagnese

Vi vedo che sghignazzate e ridacchiate mentre siete convinti che più andrete avanti nella lettura più troverete qualcosa di pruriginoso. Vi assicuro che al termine di questo articolo di pruriginoso ci sarà solo l’effetto benefico di una lettura in cui arte, lirica, filosofia, piacere assoluto sono una interpretazione della logica applicata alla cucina, intesa non come realizzazione di un piatto ma come metodo di concepire una sensazione legata a quel piatto stesso.

È complicato?

Beh, sfido io a tradurre e interpretare la filosofia di Nappi e Lagnese, ideatori e fondatori di Gourmet Concerto la guida scomoda sul cibo.

Confrontarsi con Lagnese prevede un inevitabile scontro personale con i limiti della mente umana. Colto, con l’arroganza del matematico e l’assolutezza stilistica del fine conoscitore musicale, con le sue derive talvolta infantili come quando pretende di presentarsi come un attore porno con Valentina che gli fa eco ricordandogli con non viene pagato per quelle prestazioni quindi di fatto non può essere considerato un vero lavoro. È tra le persone che hanno provato più volte la cucina di Ferran Adrià a ElBulli nella sua più esplosiva fase di dirompente creatività stilistica. E se talvolta trascende nelle sue crisi da bambinetto che vuole assolutamente tornare a praticare comodo sesso di gruppo con donne più giovani, nonostante il suo pigiama stampato con Paperino, si potrebbe stentare a credere che dietro quel ciuffo colorato in testa e la voce talvolta stridula in una lagna implorante di una ragione che tendenzialmente vuole sia sempre la sua, si nasconde un grande conoscitore di matematica, filosofia, logica, musica, cucina e che per dare un giudizio ai ristoranti arriva a scomodare la logica dei Cervelli.

Vivono in campagna con i loro animali. C’è il coniglio Prometeo, il vero padrone di casa, ci sono 15 ratti, sei serpenti, tre gechi, il riccio, i topi da pasto di tre specie diverse, pranzano alle 5 e cenano all’una di notte E non hanno bisogno di pandemie per stravolgersi. «Siamo stravolti di nostro – dice lui. Io sono un po’ sconvolta dal jet lag e Giovanni mi segue – commenta lei. Ho inaugurato io questa tendenza e tu non eri neanche nata» – Giovanni dixit.

Si sono conosciuti alla metropolitana di Napoli e quando Giovanni ha visto Valentina, le ha messo una mano sul sedere.  «Abbiamo un catalogo di versioni diverse – commenta Valentina – siamo un po’ come Joker, abbiamo una storia a risposta multipla, certo è che non ci piace il romanticismo». La loro prima volta a ElBulli è stata l’inizio e l’iniziazione di un percorso. «Se non fosse stato per quell’esperienza non mi interesserei di cucina. Ma attenzione, la cucina come non arte mi interessa poco».

Non si riconoscevano in nessuna testata italiana e hanno deciso di aprire una pagina Instagram, Gourmet Concerto, che è sì condotta in maniera amatoriale, ma esprime giudizi sui ristoranti considerando la cucina come arte che va ben oltre la sua polverosa idea di luogo destinato alla mera convivialità e al banale nutrimento.

Valentina mangia. Giovanni mangia, scrive e recensisce.

Giovani Lagnese

Giovani Lagnese

«Io sono impegnata in altro – racconta lei – anche se poi il sesso e il cibo una connessione ce l‘hanno nelle percezioni; il sesso mette in moto la parte orale e nasale come il cibo; stimola una connessione ormonale».

Quando in Italia è scattato il lockdown, Valentina era ancora a Los Angeles. «Sono riuscita ad arrivare il 13 marzo. Trump aveva già bloccato i voli da e per l’Europa, ho dovuto interrompere le riprese di un film – sono saltate le scene di sesso con due attori di colore – e nel giro di qualche ora ho deciso di fare un biglietto per tornare in Italia che mi è costato 800 dollari».

Da più di un mese la porno attrice Valentina Nappi e l’intellettuale gourmet Giovanni Lagnese sono chiusi nella loro casa in campagna. Scopriamo come procede la loro quarantena.

 

Nome e professione:

G: Giovanni Lagnese, pornoattore.  (Ma non ti pago, dice lei) Ideatore di Gourmet Concerto.

V: Valentina Nappi, pornoattrice, ideatrice di Gourmet Concerto.

 

Da quanti giorni sei a casa?

G: non ne ho idea. La risposta è: dipende, perché ci sono gli effetti relativistici della dilatazione dei tempi, la contrazione delle lunghezze e viceversa.

V: vabbuò vuol dire quasi tre settimane.

 

Pigiama o outfit ricercato?

G: pigiama con paperini e orsacchiotti.

V: anche io orsacchiotti. Ma quando devo farmi i selfie metto la lingerie.

 

Nel lavoro chi comanda?

G: Prometeo, il coniglio.

V: in effetti è il coniglio. Sul porno gestisco io.

 

A casa chi comanda?

G: Prometeo. Anche se io sono più intelligente.

V: è un fatto oggettivo, comanda il coniglio e noi siamo schiavi del coniglietto. Abbiamo una relazione abbastanza equilibrata.

 

Cose fatte per la prima volta in casa.

G: Nulla in particolare. Io di solito cucino ma lo faccio sempre.

V: in realtà noi siamo sempre in casa. Ci siamo trasferiti in campagna proprio con l’idea di essere in un posto silenzioso, tranquillo per studiare, avere il tempo per leggere libri, girare porno. Psicologicamente la cosa sta avendo più impatto su Giovanni.

Giovani Lagnese e Valentina Nappi

Giovani Lagnese e Valentina Nappi

Chi fa la spesa?

G: io

V: perché io non so più guidare con la frizione.

 

Chi cucina?

G: Giovanni.

V: e pulisce anche la cucina.

 

Chi fa le pulizie?

G: lei però io pulisco la cucina

V: io

 

Cosa ti manca?

G: i viaggi. I ristoranti, i concerti, i cocktail e banalmente la possibilità di uscire e fare i threesome con ragazzine (ovviamente maggiorenni)

V: anche a me viaggi, cocktail, la pizza, l’opzione BBC (che non è la rete televisiva americana – ndr) che è la cosa che mi manca di più. La scelta di uomini di colore non é una questione razzista, ma è una semplice preferenza.

 

Cosa non ti manca?

G: non c’è qualcosa in particolare che mi manchi.

V: il traffico. Ma a parte l’aspetto della varietà sessuale non mi manca niente perché la parte intellettuale la sviluppiamo sui social.

 

Cosa hai riscoperto avere un valore?

G: nulla, perché non stiamo conducendo una vita molto diversa da quella che abbiamo condotto.

V: nulla. se non sono sul set sono a casa.

 

Petting o letti separati?

G: stesso letto.

V: Giovanni sta russando a causa della tosse quindi in quei casi ho l’opzione di dormire sul divano.

 

Cose che detesti dello stare in casa.

G: è il fatto di essere obbligato a farlo.

V: è un bimbetto. Non si rende conto di quanto siamo privilegiati perché viviamo in campagna e non chiusi in un appartamento in città.

 

Prima cosa che farai quando tutto sarà finito.

G: un cocktail al Dry Martini a Sorrento. Fare un threesome

V: Fare sesso ma non so ancora con chi.

 

Se potessi parlare a un politico cosa gli diresti?

G: a Conte chiederei: hai letto Machiavelli?

V: non lo so, avrei tante cose da dire. Non riesco a togliermi dalla testa che tutto questo si poteva evitare. Vediamo come andrà la crisi post quarantena. Per la ristorazione ad esempio avrei lasciato il delivery.

 

E la ristorazione italiana ?  

G: dipende dalla durata di questo lockdown e dall’entità della recessione che evidentemente avremo.  Dipende anche da quali saranno le misure graduali che saranno messe in atto. È plausibile che non si apriranno i viaggi all’estero in tempi brevissimi, e prima sarà possibile andare al ristorante nella propria regione. Chi si basa sulla clientela internazionale potrebbe risentirne.

 

Il primo abbraccio a chi lo darai?

G: a nessuno, ma se abbraccio vuol dire tastare il sedere, allora è diverso.

V: Non ho idea. Siamo le persone meno adatte per questo tipo di domanda.

 

L’amore ai tempi del Coronavirus 1- Eugenio Boer

La convivenza ai tempi del Coronavirus 2- Laura Vedani e Marco Civitelli

L’amore ai tempi del Coronavirus 3 Francesco Martucci e Lilia

L’amore ai tempi del Coronavirus 4 | Riccardo Casiraghi e Stefano Paleari, in arte Gnam Box

L’amore ai tempi del Coronavirus 5 |Pier Daniele Seu e Valeria

L’amore ai tempi del Coronavirus 6 |Luisa e Paolo Marchi

4 Commenti

I commenti sono chiusi.