Viaggio in Lituania /2. Birra e bellezze!


Riklio Kavinukas

Riklio Kavinukas

Ecco la seconda parte del diario di Nicola. Per leggere la prima parte del Viaggio in Lituania cliccate qui.

di Nicola Bartolucci

Sempre orgoglione del mio fantastico C.T. e della sua splendida metà (sono un gentiluomo e qui mi fermo, ma non prima di porvi un quesito: che senso ha, nel mezzo del niente, sperduti sulle rive di un “bozzo” chiamato lago, cambiarsi di abito tre volte il giorno, indossando gonne di seta e scarpe di raso, in un contesto urbano dove illuminazione e fognature non possono essere date per scontate?).

Mi fido per l’ultima volta di lui e mi faccio convincere a recarmi in quella che doveva essere una località turistica pregiata all’interno del parco nazionale situata sulle rive di un lago: Hotel Linelis a Plateliai.

Qui gli entusiasmi del mio viaggio finiscono, e per educazione vi racconterò soltanto un paio di aneddoti: nel tardo pomeriggio mi ritrovo seduto nel giardino di fronte a l’albergo sorseggiando una birra (la solita dei primi giorni perché questo posto é talmente sperduto che le birre artigianali non sono ancora pervenute, non pensavo esistessero ancora posti così isolati…….), quando una signora sui 60-65 uscendo dalla spiaggetta del logo, nei pressi di quello che doveva essere il bagno pubblico (una catapecchia di legno marcio con due porte dentro le quali vi erano poste solo un paio di tavole di legno forato al centro nel contesto di una struttura che non veniva pulita da anni……), a non più di venti metri da me, si ferma, divarica leggermente le gambe, con una mano davanti ed una dietro si scosta in pezzo sotto del bikini, fa quello che deve fare, si rimette apposto il costume e riprende il suo cammino salutandomi educatamente una volta arrivata nei miei paraggi.

Come secondo aneddoto vi faccio vedere le foto del mio letto…….nel quale ho provato a riposare per due notti quando non ero costretto ad ascoltare Toto Cotugno, i Ricchi e Poveri ed altri cantanti fino alle 5 del mattino.

il mio letto

il mio letto

Potrei continuare per ore, ma finirei per essere poco carino.

Finalmente le nostre strade si separano, e magicamente mi ritrovo in centro a Klaipeda, dove subito vado in cerca di birra artigianale che trovo senza particolare sforzo.

Primo contatto con l’artigianato lituano al Seven Pub con la linea del birrificio RAUDONU: Primo assaggio é dedicato alla birra UNGURIO KOJOS, mi dicono che di stile sia una Lager, ma se per Lager intende l’acqua con la quale sono stati lavati i piatti di un ristorante a fine servizio…….., allora la birra é perfetta!!! Io però,  se costretto, preferirei bere quell’acqua!!!!. Al secondo assaggio mi ritrovo nel bicchiere una Witbier chiamata BEGANTI KOBA la quale potrebbe centrata lo stile se non fosse per una speziatura eccessiva e per una totale mancanza di beveribilità (dalle mie parti potremmo riassumere il tutto dicendo che “un’ha un verso”). Terzo assaggio vede protagonista NEZINOMAS KRASTAS, mi dicono sia una double, ma sinceramente mi sono rotto i c……. di bere questa roba, potevo tranquillamente rimanere in Italia, risparmiando anche un bel po’, e recandomi in un pessimo microbirrificio il risultato sarebbe stato lo stesso.

viaggio in Lituania, lavagnetta con indicazione delle birre

viaggio in Lituania, lavagnetta con indicazione delle birre

Nell’ultimo assaggio di questi produttori mi dedico alla RIKLIO KAVINUKAS, se volete togliervi la curiosità di bere questa Stout, potete farlo quando volete, basta infatti, nella tranquillità di casa vostra, prendere il caffè avanzato nella moka, aggiungerci un cucchiaino di sale, con una strizzata di limone fresco ed il capolavoro sarà fatto.

assaggi di Riklio Kavinukas

assaggi di Riklio Kavinukas

Comincio ad essere amareggiato ed anche un po’ inc….., visto che oltre a dover bere questa roba poi sarò anche costretto a pagarla!!!!!

Le mie degustazioni continuano con altri prodotti di altri birrifici , ma sinceramente non mi va di rendervi partecipe del mio disgusto e per clemenza riporterò solo le foto.

L’unica cosa che mi solleva é che da questa parti trovare birre artigianali non é poi così semplice.

Per pulirmi la bocca ogni tanto mi consolo bevendo una GIRA, bevanda nazionale leggermente alcolica ottenuta dalla fermentazione del pane che assomiglia un po’ al nostro chinotto, in questo viaggio ne ho bevuta e devo dire che quella artigianale prodotta in casa non é male.

Gira, bevanda nazionele

Gira, bevanda nazionele

Da menzionare sicuramente l’esperienza che ho fatto la stessa sera dentro un irish pub dove prima, al banco, una graziosa fanciulla inglese attacca bottone con me per poi rifilarmi la sua amica cessa alla quale non sono riuscito a dire di si.

Poi successivamente al bagno ho visto una cosa della quale, fino ad ora, avevo solo sentito parlare a mò di leggenda metropolitana.

viaggio in Lituania, i bagni

viaggio in Lituania, i bagni

Vi devo confessare che anche se queste birre si sono impegnate a guastare il mio viaggio, le bellezze locali si impegnavano, anche se passivamente, a ristabilire il mio buon umore.

Tornando infatti alla civiltà, con il mio ingresso a klaipeda, scopro, senza sorpresa, la bellezza delle donne lituane; bellezza non privilegio di poche ma bensì alla portata di tutte.

Ciò che mi ha meravigliato  infatti non sono state le grandi bellezze, che comunque non mancano, ma stupito sono rimasto di come nel quotidiano, e senza sforzi, ogni ragazza per strana fosse impeccabile nei modi e nei costumi.

Capelli lunghi e ben curati, al massimo un filo di trucco ma anche no, e nel vestire una sobrietà ed un’eleganza insospettabile per noi italiani, rendono, se amanti del genere, le ragazze lituane di una bellezza disarmante.

Qui la volgarità non é ammessa, qui non spuntano perizomi da gonne o pantaloni ed i seni sono ben coperti, ma vi assicuro che come poche volte nella vita sareste tentati di dare sfogo ad ogni vostra  perversione ricordandovi però che non siete nel paese dei balocchi.

Sfatiamo subito il mito per cui le donne lituane cadono ai piedi di noi italiani, signori, ormai siete grandi per credere alle favole!!!

Nel primo contatto avuto con un abitante del luogo é subito emerso che noi “italioti” siamo famosi perché pensiamo, con i nostri denari, di poter comprare tutto e tutti; e se , dopo un’approccio maldestro, una ragazza vi dovesse sorridere, é solo perché, essendo una persona ben educata, vi darà il tempo di rifarvi prima di mandarvi a quel paese.

Quindi: belle gambe, belle chiappe, belle caviglie, vita stretta, spalle larghe, in volto i tratti dell’est europa (ma noi non siamo razzisti), gran bei culi (anche quelli brutti) e tette che galleggiano  in assenza di gravità!!!! Nei casi limite sembrava gliele avessero montate sottosopra.

Tutto questo accadeva mentre io bevevo un’altra birra.

A dirla tutta qualche bella “cavalla” vestita di leopardato l’ho incontrata anche quà, ma devo ammettere che sono impeccabili anche quando vestono un abbigliamento consono ad un night club.

Tanto per rimanere in teme, il servizio nei locali è impeccabile e svolto quasi esclusivamente da ragazze sempre educate, sorridenti e ben vestite.

Mai viste divise così in ordine e ben portate da signorine che da noi avrebbero come unica preoccupazione il pensiero di farsi portare a cena.

Una sera al ristorante,  quando effettivamente stavo aspettando un po’ troppo, una graziosa ragazza di sala (gran bella topa**), si reca al mio tavolo offrendo un antipasto che io non avevo ordinato, spiegando gentilmente che, a causa di un suo errore, il piatto stava ritardando e che, per farsi perdonare, di sua iniziativa mi offriva una portata per interrompere l’attesa.

A voi quante volte é successo in Italia?

Potrei continuare a raccontarvi molto altro ma purtroppo, o per fortuna, questo non é un blog a luci rosse (anche se il Maffi ogni tanto ci prova), di conseguenza  mi riservo di narrarvi le mie esperienze notturne in altri momenti.

Partenza da Klaipeda ed arrivo a Vilnius, subito vado in cerca di nuove birre ed al primo colpo, come per magia, mi imbatto in un paio di  brewpub.

Nonostante le esperienze dei giorni precedenti, vi entro con tutti i buoni propositi, e con la convinzione di rimanere sorpreso della qualità dei prodotti.

Come per magia ogni convinzione svanisce al primo sorso, ed ai successivi le cose peggiorano.

Qui non si può parlare nemmeno di stili birrai, qui tutto é un’accozzaglia di tutto, e l’unica cosa che  emerge é il luppolo “non europeo” (americano o variazioni sul tema).

I brewpub in Lituania sembrano essere molti, ed inizialmente pensavo di essere capitato nei posti sbagliati, fino a quando guardandomi intorno, ho trovato, in entrambi i pub, appesi al muro degli attestati che, presumo, volessero certificare la qualità della produzione.

brewpub in Lituania

brewpub in Lituania

 

brewpub in Lituania

brewpub in Lituania

 

brewpub in Lituania

brewpub in Lituania

La mia scarsa simpatia per quelle che oggi vengono chiamate  birre artigianali é nota a tutti, ed é altrettanto vero che le moderne birre artigianali sono amate da chi sicuramente non conosce altre birre. Detto questo vorrei spezzare una lancia a favore del panorama italiano se paragonato a quello lituano.

A dirla tutta, sia chiaro, questo non può essere un complimento!!!!!!!

In una settimana ho fatto circa settanta assaggi, mi sono imbattuto in etichette bellissime che hanno tradito ogni aspettativa.

Le birre artigianali lituane infatti sono state una completa delusione, sono paragonabili al panorama italiano di 10 o 15 anni fa, senza contare che anche qui la moda dei luppoli non europei é riuscita a standardizzare quasi tutta la micro produzione generando mostri incomprensibili anche per i palati più audaci!!!!

Potete quindi immaginare qual’é stata la mia gioia quando, ormai privo di ogni entusiasmo, entrando nell’ennesimo brewpub, dopo aver ordinato un’improbabile IPA americana, mi hanno spillato decentemente una birra decente.

Il locale si chiama  LEICIU BRAVORAS, la birra in questione é la GREEN MONSTER IPA.

Leeiciu Bravoras

Leeiciu Bravoras

Questa é sicuramente la mia preferita, gli altri prodotti della gamma non sono alla sua altezza, ma sicuramente sono i più congrui agli stili riportati.

Leeiciu Bravoras, l'interno

Leeiciu Bravoras, l’interno

L’ambiente è molto carino e la produzione è adiacente alla sala dove i clienti sono accolti, quest’ultimi possono comodamente bere a tavoli provvisti, al centro, di una spina che permette di rifornirsi di birra.

Green Monster IPA

Green Monster IPA

 

La scelta, da parte mia, di non riportare l’elenco completo degli assaggi fatti, e di non riportare il nome dei locali nei quali mi sono recato, é legata alla volontà di non voler pubblicare, quando possibile, articoli inquisitori.

Il mio intento alla partenza era quello di fare una vacanza e allo stesso tempo tornare in Italia avendo scoperto qualche nuova perla birraria

Questo non é stato possibile ed il primo a rammaricarsene sono io, che questa volta sono stato costretto a parlare più di altro che di birra causa scarsa qualità dei prodotti testati.

*buzzacchiotto= piccolo pesciolino dalla forma del tutto simile ad un pesce palla
**topa= femmina del topo. In gergo toscano questo termine viene spesso usato per descrivere un esemplare umano di sesso femminile particolarmente attraente. In particolari occasione (dopo 6 gin toni, 4 litri di birra, una bottiglia di vino etc. etc.) si tende, causa entusiasmo ad abusare di questo termine abbassando notevolmente gli standard).

Nicola Bartolucci

Nicola Bartolucci

Un commento

  1. Confermo il fatto che in Lituania c e la maggiore concentrazione di belle ragazze d europa….gli occhi ti girano peggio di una trottola.

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