Cenone ideale: i miei dieci piatti preferiti del 2011


Botero, Sala da pranzo

Non meno di 250 pasti fuori casa, non meno di 1500 vini. Beh, cari lettori, non si può dire che quest’anno non abbia lavorato per voi:-)
Tantissime emozioni, tanta voglia di fare nonostante le difficoltà del momento e soprattutto tantissima creatività nei piatti. Ho provato a costruire il mio cenone ideale con voi attraverso dieci portate. Chi mi conosce si stupirà per l’assenza della pasta: non è una presa di posizione, ma la consapevolezza che i piatti di pasta, sempre e comunque, difficilmente possono superare il 18 perché parlano alla pancia. Fosse stato il 2010, avrei inserito la pasta e patate di Nino di Costanzo, ma il gioco è sull’anno che stiamo salutando.
A proposito, è stato duro ma bellissimo:-)

Crippa, Piazza Duomo ad Alba. Cardo e cardo

Iniziamo con il vegetale, l’aspetto che più mi ha colpito della cucina di Crippa

Petter Nilsson, la Gazzetta a Parigi. Cavolo di Pontoise, mela Bertane e melanzane grigliate

Questo è il piatto in assoluto che mi è piaciuto di più. Da tre elementi semplici freschezza, complessità, gioco di consistente, freddo caldo. Tutto, il palato va sull’ottovolante a La Gazzetta.

Ducasse a Plaza Athenee a Parigi. Legumi e frutta

Ancora vegetali, ancora un grande piatto. E se il primo è moderno il secondo è di classica scuola francese. E chi più di Ducasse?

Nico Romito, Reale a Casadonna a castel di Sanfro. Assoluto di cipolla

Interrompiamo l’ascesa con questo piatto filosofico di Niko Romito.

Gennaro Esposito, minestra maritata di mare

Gennaro Esposito è sempre un grande quando gioca con la tradizione: qui abbiamo un piatto moderno, agile, appagante e non banale.

Imma Pantaleo, Bolina a Trecase. Merluzzo in tempura con porro e infusione di te nero affumicato

La folgorazione del 2011 è questa cucina alla punta del tacco d’Italia di Imma Pantaleo.

Cicciso Sultano, Il Duomoa Ibla. Agnello di Sicilia in crosta e farcia Pipirata, tegamino di verdure croccanti, salsa al piacentinu e cumino tostato

Passiamo alla carne, un alimento che non amo particolarmente. Lo mangio solo se ne vale davvero la pena, e l’agnello è la mia preferita: qui c’è tutto il mondo di Ciccio Sultano per cui vale la pena di prende l’aereo.

Piege, Thoumieux a Parigi. Il Pollo e il tartufo

Irrefrenabile voglia di pennuti e Jean Francoise Piege si è imposto con questo piatto straordinario, intenso, inabbinabile:-)

Niko Romito. Gelato di Piselli, pancetta croccante e cialda di parmigiano

A questo punto spezzerei con questo gelato salato di Niko.

Crippa, i fichi

E chiuderei con lo straordinario fico di Crippa.

8 Commenti

    1. Inaki: se non fosse il ristorante più sopravvalutato del mondoavrei suggerito il pollo e l’insalata nel menu della tradizione napoletana che sta preparando Giulia:-)
      Riso? Anche se ci fossi non l’avrei mai messo per non essere pizzicato da te:-) La panissa per ovvi motivi è fuori concorso, anche se ne faremo uno sul tema:-)))
      Roca: che me lo sia scordato è indicativo, comunque il piatto che lì mi è piaciuto di più la triglia.

  1. La triglia, quella che non piacque al notaro? Un piatto da sex-shop, direi. Sulla disfida della panissa mi sa che qualcuno fa orecchie da mercante. Paura di perdere ?

  2. Davvero riusciresti a mangiare tutte queste portate in un sol cenone???
    Adesso capisco quanto sia stato duro il 2011 per te!
    Per caso hai bisogno di un collaboratore? :-)
    Auguri di buon anno!

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