Lo chef José Andrés candidato al Nobel per la pace 2019


di Albert Sapere 

José Ramón Andrés Puerta, meglio conosciuto come José Andrés, chef ispano-americano, fondatore del World Central Kitchen nel 2010. Un gruppo di tanti ristoranti, quello di Andrés da Washington, D.C. a Los Angeles, da Las Vegas a South Beach in Florida fino a Frisco, TX e Dorado, Porto Rico.

Nel 2010 fonda il World Central Kitchen, che in questi otto anni ha fornito pasti cucinati a famiglie e individui le cui vite sono state travolte da tragedie, tra cui i recenti incendi boschivi della California, ma anche nella tragedie che hanno colpito Puerto Rico, il Texas, la Carolina, solo per citarne alcuni. Dovunque ce ne fosse bisogno il gruppo diretto dallo chef, arrivava per portare un pasto caldo a persone che avevano perso tutto. Adesso l’annuncio della candidatura, da parte del bureau, della candidatura al Premio Nobel per la Pace 2019.

Secondo il Time, Andrés è stato nominato dal rappresentante John Delaney, D-Md. Scrivendo che Andres aveva fornito “il bisogno umano più basilare e … ha dimostrato di essere di livello mondiale in questo essenziale campo umanitario”. La James Beard Foundation, l’organizzazione no-profit per la cultura del cibo, proprio quest’anno ha conferito ad Andrés il premio “Umanitario dell’Anno” per i suoi contributi.

I grandi cuochi del mondo sempre più impegnati nell’aspetto sociale. Come non ricordare l’impegno costante di Massimo Bottura, con la sua Fondazione Food for Soul e il suo intervento di quest’anno all’Onu, nel portare il caso dei suoi “Refettori” come modello per combattere gli sprechi alimentari .

Come dice lo stesso Bottura: “La cucina è un gesto inclusivo. Chi ha ricevuto tanto, in qualche maniera, deve ritornare qualcosa alla società”.