T’Ara Rà 2009 Campania igt Cantina Giardino


Tarara 2009 Cantine Guardino

T’arara 2009 Cantine Guardino

Uva: greco
Fascia di prezzo: nd
Fermentazione e maturazione: legno

Cantina Giardino for ever. Non è un mistero per nessuno la mia passione per i vini di Antonio Di Gruttola. C’è un motivo, se volete, politico: ed è che ha con chiarezza percorso un cammino anticipando tematiche poi diventate comuni, sicché ha accumulato il vantaggio di chi fa bene per primo qualcosa di nuovo. Così come abbiamo caricature dei vini del gusto internazionale, le stecche di vaniglia o il lampone e le fragole dei cessi degli Autrogrill, anche nel settore dei naturali abbiamo tante cosette messe in piedi orecchiando più che per conoscenza deò metodo.

Il secondo motivo è mnemonico: i bianchi ancora più dei rossi mi ricordano i primi vini che ho bevuto da ragazzo, gli orange dei contadini del Cilento, succo d’uva in purezza e siccome il passato è sempre più bello in quanto è un tempo risolto che possiamo raccontare senza incognite, ecco che scatta l’affezione per quelle brocche tenute fresche nei ruscelli e bevute al sole caldo di agosto.

Il terzo motivo è che si tratta di vini buoni, buonissimi. Forse, per restare ai bianchi, un po’ autorefernziali rispetto al cibo di oggi, soprattutto quando stai nei ristoranti gourmet. Becchiamo questo Greco a Piazzetta Milu dove Emanuele Izzo ha una carta appassionata e colta, magari un po’ esterofila, ma quando si è giovani è giusto seguire l’istinto della curiosità e della sete di conoscenza. Il tempo delle scelte viene dopo.

Anche in questa interpretazione, il Greco mantiene le sue caratteristiche: pesca e albicocca, note fumé e di idrocarburi, in bocca tanta sostanza (l’uva ha macerato per una settimana in legno, un tino conico, e poi è stata per molto tempo sulle fecce prima di passare in bottiglia), deviazioni sulla macchia mediterranea cotta dal sole. Al palato sapidità, energia e ancora tanta freschezza.

Un Greco di carattere, insomma, che a distanza di sei anni si tiene perfettamente e senza cenni di rilassamento, a differenza di alcuni suoi coetani solfitati, chiarificati e filtrati. Tutta la materia espressa da un’annata certamente non facile riesce a tenersi in un equilibrio perfetto, sicché non è difficile prevedere immortalità a questo bianco, da provare anche fra una decina d’anni.
Perciò, chi ce l’ha lo conservi bene per favore e mi chiami nel 2015.

Sede: Cantina Giardino s.r.l., via Petrara 21/b, 83031-Ariano Irpino (Av).
www.cantinagiardino.com
[email protected] – Tel 0825-872288, Fax 0825-873084. Ettari di Proprietà: nessuno. Vitigni: Aglianico, Fiano, Greco, Coda di Volpe bianca, Coda di Volpe Rossa. Bottiglie prodotte: tra le 10.000 e le 15.000

Un commento

  1. Bell’amico:ti scoli la tua e poi pretendi che altri conservino la propia.Non ce l’ho,ma ad avercene sarei corso già questa sera in cantina a tirargli il collo tanto efficace è stata la goduriosa descrizione.Altro che aspettare dieci anni:in alto i calici e giù le bottiglie che il futuro è qui e presenta il conto.PS.Ricordo anch’io il vino rinfrescato delle “mommole”(si chiamavano così nel Cilento )nei pozzi e nei ruscelli e….un comune amico jazzista prestato al vino lo fa di nuovo degustare in piccole anforette che si è fatto fare da un artigiano locale.FM.

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