I piatti dei grandi ristorante del Sud alla Rassegna di Reggio:Calabria, Campania, Sicilia, Puglia e Basilicata


di Giovanna Pizzi

In occasione della “Rassegna di giornalismo agroalimentare e agroindustriale pro sud”, che si è svolta il 10, 11 e 12 settembre scorso, presso il Museo del Bergamotto di Reggio Calabria, voluta dal prof. Vittorio Caminiti, presidente dell’Accademia del Bergamotto, grandi ristoranti e grandi chef del Sud Italia si sono ritrovati in un unico evento. Senza muoversi dalle loro cucine, ma sposando il progetto di valorizzazione e comunicazione dell’immenso e variegato patrimonio agroalimentare del nostro meridione, hanno proposto ai loro clienti un piatto, nei tre giorni dell’evento, con gli ingredienti e le materie prime tipici delle cinque regioni coinvolte.

Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia in un unico piatto per rilanciare, incentivare e dare un messaggio di speranza, in tempo di Covid, a tutte quelle aziende, piccole o grandi, che fanno del made in Italy, con la sua diversità e abbondanza, il fiore all’occhiello della produzione agroalimentare mondiale.

Ingredienti che dall’orto o dagli allevamenti, dagli uliveti o dai boschi, arrivano e si esprimono nella loro forma più appetitosa in piatti d’autore.

Punta di diamante tra gli ospiti presenti alla Rassegna, Alfonso Iaccarino, che presso il suo ristorante, simbolo della ristorazione che fa del prodotto sano e territoriale il suo credo, il “Don Alfonso 1890”, ha fatto trovare in carta un piatto tutto nuovo, edizione 2020, “Dentice in crosta di pane al peperone di Senise, riso nero di Sibari e maionese all’aglio”.

Don Alfonso 1890-Dentice in crosta

Don Alfonso 1890-Dentice in crosta

Sempre in Campania, un ristorante che è un’altra splendida attività familiare di successo, Piazzetta Milù della famiglia Izzo, con Maicol in cucina, Emanuele in cantina e Valerio in sala che hanno proposto uno “Spaghettone di Gragnano in infusione di limone di Sorrento, ‘nduja di Spilinga ai gamberi di Gallipoli”.

Piazzetta Milu'-Spaghettone di Gragnano

Piazzetta Milu’-Spaghettone di Gragnano

In Basilicata, in una suggestiva grotta, un indirizzo che in un paio d’anni è diventato il riferimento della buona cucina nella città dei sassi, Vitantonio Lombardo, nome del suo chef, che propone “Cialledda d’Estate” fatta con pane di Matera, anguria, pomodoro di Pachino, cipolla di Tropea, friggitelli campani, carosello, polpo e gin.

Vitantonio Lombardo is head chef at the michelin starred Vitantonio Lombardo Ristorante in Matera, Italy

Vitantonio Lombardo is head chef at the michelin starred Vitantonio Lombardo Ristorante in Matera, Italy

Ed in Puglia altri due grandi ristoranti.

Angelo Sabatelli, un uomo uno chef una storia, che tra i bianchi vicoli di Putignano ha piantato bandiera, ricco di esperienze di ogni dove. Contaminazione e territorio nei suoi piatti come in quello che, per la rassegna, propone in anteprima: Melanzana arrosto come una parmigiana.

Angelo Sabatelli-Melanzana arrosto

Angelo Sabatelli-Melanzana arrosto

E poi Quintessenza a Trani, un altra storia di famiglia, intensa e affascinante, fatta di progetti, sacrificio e amore per quello che si fa. Quattro fratelli, Stefano, Saverio, Alessandro e Domenico Di Gennaro ed una nuova sede a breve. Ecco il loro piatto: Torcinelli di agnello del Gargano, gambero rosso di Gallipoli, arancia rossa sanguigna, colatura di alici di Cetara.

Quintessenza-Torcinello

Quintessenza-Torcinello

Ci spostiamo in Calabria, regione della Rassegna, e qui sono 5 i ristoranti coinvolti. Da Ercole“a Crotone, uno dei ristoranti di pesce più apprezzati di tutta la regione. Ercole, chef e patron, da oltre trent’anni porta sulla tavola il miglior pescato e i migliori frutti di mare e sempre si rinnova con piatti nuovi e allettanti come quello preparato per la rassegna, “Le fatiche di Ercole”: mezzo pacchero di Gragnano, tonno del Mar Ionio, burrata di Andria, pistacchio di Bronte e pane tostato di Cerchiara.

Da Ercole-Mezzo Pacchero

Da Ercole-Mezzo Pacchero

Barbieri: un altro chef che ha fatto la storia della cucina calabrese ed altra impresa familiare degna di questo nome, Enzo e la sua splendida famiglia che ad Altomonte hanno creato un’oasi enogastronomica di tipicità e che hanno proposto “Gnocchetti 4 regioni”: gnocchi di patate silane, ‘nduja di Spilinga, pomodorini del Piennolo, melanzane rosse di Rotonda, pecorino stagionato della Murgia pugliese e cipolle di Tropea.

Andando verso sud arriviamo a Pizzo Calabro e qui c’è il “Me Restaurant” di Giuseppe Romano, chef appassionato, napoletano di origine e calabrese d’adozione, con tanto territorio nei piatti e materie prime scelte con cura. Il suo piatto, Carnaroli di Sibari, burrata di Trani, gambero di Mazzara e bergamotto fermentato, ne è testimonianza.

Me Restaurant-Carnaroli di Sibari

Me Restaurant-Carnaroli di Sibari

Arriviamo a Marina di Gioiosa Ionica e qui c’è un’altra cattedrale della buona cucina e del buon bere, il Gambero Rosso dei Fratelli Sculli, Riccardo in cucina e Francesco in sala, che hanno portato ad altissimi livelli la ristorazione calabrese e hanno proposto per la rassegna “Seppia dello Ionio col suo nero, spuma di mandorla di Avola e ‘nduja di Spilinga”.

Gambero Rosso-Seppia dello Ionio

Gambero Rosso-Seppia dello Ionio

E nella città che ospita la rassegna il ristorante partner è l’ “Officina del gusto” di Fortunato Aricó, cuoco ed oste, come gli piace definirsi, dalla cucina territoriale e immediata come quella del suo piatto, “A Sud”: Spaghetto di Gragnano, stracciatella delle Murge, bottarga di tonno rosso siciliano, alici di Cetara, bergamotto di Reggio Calabria.

E infine la Sicilia, isole comprese, ed alcuni dei suoi migliori dei ristoranti.

La Capinera a Taormina dove, da sempre, lo chef Pietro D’Agostino fa dei prodotti del territorio dei piccoli grandi capolavori di arte e gusto come “O sgombro mio”: Sgombro del Mediterraneo, melanzana, passata di ceci, peperoni, pomodorini di Pachino, il piatto dedicato alla rassegna.

La Capinera-O sgombro mio

La Capinera-O sgombro mio

E un po’ più su, sull’Etna, presso lo Shalai Resort un altro piatto che è un concentrato di sapori e tipicità: Croccante di baccalà fritto con verdure di campagna selvatiche, riduzione al miele di agrumi e maionese al limone e zenzero, sapientemente elaborato dal talentuoso e appassionato chef Giovanni Santoro.

E infine le isole e i loro ristoranti che, nell’ultimo scampolo d’estate, quello dei giorni della rassegna, hanno aderito all’iniziativa.

“Il Cappero” del Therasia Resort a Vulcano, un’oasi di bellezza e accoglienza con incastonato un gioiello che è il suo ristorante, dove il giovane chef Giuseppe Biuso esprime tutta la sua arte e la sua capacità in piatti che fanno innamorare e restano impressi nella memoria come il “Cannolo di melanzana, pomodoro, ricotta salata e cioccolato di Modica”, un semplice capolavoro.

Il Cappero-Cannolo di melanzana

Il Cappero-Cannolo di melanzana

Last but not least, “La Calandra” nella meridionalissima Lampedusa, dove l’uso dei prodotti locali è quasi obbligato e dove, nella cucina di questo accogliente ristorantino, si esprime lo chef Michele Milazzo che, con capacità, rigore e passione per quello che fa, ha proposto Eclissi di luna: Raviolo al nero di seppia, patelle del Mediterraneo e patate, crema di zucchine e finocchietto selvatico, uova di Seppia e zeste di limone.

La Calandra-Eclissi di luna

La Calandra-Eclissi di luna

Davvero una bella e rappresentativa squadra di cuochi e professionisti che, prima di ogni cosa, mettono nel piatto etica e cura nella scelta degli ingredienti, in quella che è una missione: la valorizzazione dei prodotti agroalimentari.

I tre giorni della Rassegna sono culminati con la premiazione di consorzi e giornalisti che si sono distinti per aver valorizzato il Sud, la sua enogastronomia e le sue produzioni agroalimentari.

RISTORANTI

-Basilicata

“Vitantonio Lombardo” – (Stella Michelin) Via Madonna delle Virtù, 13/14, Matera tel. 0835335475

-Calabria

“Da Ercole” Viale A. Gramsci, 122 Crotone tel. 0962901425

“Famiglia Barbieri” Via Italo Barbieri, 30 Altomonte (CS) tel. 0981948072

“Gambero Rosso” (Stella Michelin) Via Montezemolo, 63 Marina Di Gioiosa Jonica (RC) tel. 0964415806

“Me Restaurant” Loc. Ponte di Ferro SP per Vibo Marina, Pizzo (VV) tel. 0963534532

“Officina del Gusto” Via Placido Geraci, 17, Reggio Calabria tel. 0965332830

-Campania

“Don Alfonso 1890” (2 Stelle Michelin) Corso Sant’Agata, 11/13, Sant’Agata Sui Due Golfi, (NA) tel. 0818780023

“Piazzetta Milù” (Stella Michelin) Corso Alcide de Gasperi, 23, Castellammare di Stabia (NA) tel. 0818715779

-Puglia

“Angelo Sabatelli” (Stella Michelin) Via Santa Chiara, 1 – Putignano (BA) 0804052733

“Quintessenza” (Stella Michelin) Via Nigrò, 37, Trani (BT) tel. 0883880948

-Sicilia

“La Calandra” Via Lungomare Luigi Rizzo, 1, Lampedusa (AG) tel. 3317036414

“La Capinera” (Stella Michelin) Via Nazionale, 177, Taormina mare – Loc. Spisone (ME) tel. 3381588013

“Il Cappero” (Stella Michelin) Therasia Resort- Vulcano, Isole Eolie (ME) tel. 0909852555

“Shalai Resort” (Stella Michelin) Via Guglielmo Marconi, 25, Linguaglossa (CT) tel. 095643128

Un commento

  1. Nessuno di queste pietanze e’ stata mai copiata. Significa che non sono edibile
    Roba da foto, non da ingerire!!
    Cara Giovanno questa e’ la ‘Cucina tragica. 3 ore di preparazione e 2 ore per impiattare!!

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