La ricetta cult | Bucatini cacio e pepe


Bucatini cacio e pepe (Foto Monica Piscitelli)

Durante il pasta consensus Peppe Daddio è andato in over performance per la gioia di tutti noi. Ecco allora i bucatini cacio e pepe che il bravo chef campano ha imparato dal suo maestro Antonello Colonna.

Una ricetta facile, il cui segreto è nell’amalgama che deve impedire di portare a tavola semplice pasta con il formaggio :-)

Ricetta di Antonello Colonna, Peppe Daddio

  • Tempo di preparazione 15 minuti
  • Tempo di cottura 30 minuti
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Ingredienti per 6 persone

  • bucatini artigianali: gr. 500
  • cacio (pecorino stagionato): gr. 150
  • parmigiano: gr. 70
  • pepe misto pestato: q.b.
  • olio extra vergine di oliva: q.b.
  • sale: q.b.

Preparazione

Cuocere  in acqua salata per soli tre minuti i bucatini precedentemente spezzati.
Scolare i bucatini
Riunirli in una pentola con poca acqua, unire gradualmente dell’acqua di cottura della pasta in tal modo si conferisce amido e quindi liquidi di governo.
Infine mantecare i bucatini aggiungendo il cacio, il parmigiano, ed il pepe misto pestato fino alla formazione di una crema.

26 Commenti

  1. Eeee, la fai facile. Scritta così sembra una passeggiata, ma nella realtà non è così semplice ;-)

  2. missà che devo dare ragione a Scuteri! A Roma è richiesto un master solo per la mantecatura eh Anto’? ;-)

  3. Proprio sabato ne parlavo a casa dei miei ! spiegando che non era così semplice come la mostravano in TV (la Clerici o la Parodi, boh) e che a Roma c’è gente che si litiga per una mantecatura fatta ad hoc :-))

        1. Perché, caro Leo, tu sei uno sborone e un gastrofighetto :-D

          Comunque, personalmente, non sono disposto a pagare 18 euro per una cacio e pepe, per quanto fatta bene ;-)

  4. Grazie per la ricetta : 1° perchè spezzare i bucatini; 2° perchè non c’è quantità per pepe,sale e olio? AUGURI A TUTTI

  5. la prima volta che li ho preparati ho creato un monoblocco di vermicelli (io li preferisco) e cacio.
    la seconda volta per paure che la pasta scuocesse durante la mantecatura, l’ho scolata troppo presto e i vermicelli si sono spezzati in mille pezzetti, un disastro!!

    ma la terza volta, …ma la terza volta…un successone.
    ci vuole un pò di mano, ma si fa. non saranno speciali come quelli di peppe daddio, ma il risultato è garantito.

  6. Non per attizzare, ma sbaglio o quell’evidente filo d’olio, anzi qualcosa più di un filo, secondo alcuni, anzi molti, per non dire moltissimi, non ci dovrebbe essere punto nella cacieppepe? Capisco che son dogmi e a noi dei dogmi ci frega poco, capisco che andrebbero provate entrambe, con e senza, ma il dubbio che, ai fini della centrifugata manuale atta all’uopo, l’olio dia un aiutino nonché una punta acidula o quelchevolete al cacio, ci può stare. Mò sto qui, testa alta e braccia larghe: il cuore oltre l’ostacolo ;-))

    1. Hai ragione Fabrizio. No, non ci vorrebbe. E per quanto mi riguarda non è un dogma, ma una questione di gusto. Se fosse solo che dà un aiutino me ne fregherei bellamente. Il problema è che il sapore viene cambiato. Secondo me in peggio, poi ognuno faccia come crede

  7. Secondo me in cucina non si deve mai perdere il piacere della creatività per il semplice gusto dell’accademia .Daddio ci ha presentato la sua variante di “cacio e pepe alla romana”,piaccia o no.Comunque pure Roscioli usa il pepe di Sichuan che non c’entra niente………

    1. Infatti ho precisato che non ho fatto questioni di accademia, ma di gusto personale. Nel senso che (ovviamente sempre secondo la mia opinabilissima opinione) l’olio peggiora la cacio e pepe e non la migliora a causa del suo sapore e del senso di grassezza che aggiunge in una ricetta che non ne avrebbe proprio bisogno

      A differenza, per esempio del pepe di Sichuan, che la migliora, e parecchio (sempre secondo me, precisiamolo ancora una volta in modo che nessuno si offenda)

  8. Cacio e pepe era un piatto di strada, povero, poverissimo, quindi né olio né parmigiano. E il pecorino non era stagionato, era semplicemente vecchio, stantìo (quello che i signori buttavano) che squagliandosi e stordito dal pepe tornava “buono”… ciò detto, che male c’è se qualcuno si ci diverte con altri ingredienti? Al massimo possiamo chiamarlo “cacio e pepe modello crisi 2011”

  9. e meno male che è una cacio e pepe, sennò sai le discussioni… che poi, detto fra noi, sono il bello della vita, in definitiva ognuno si mangia la sua di cacio e pepe, non è bello ciò che è bello ma ciò che piace….

  10. Ho trascorso tre giorni a Roma per lavoro e ho voluto, per la prima volta, assaggiare i tonnarelli (che tipo di pasta è?), al cacio e pepe: sono buonissssimi ! Naturalmente ho provato a farli una volta a casa, ma….. non sono venuti proprio bene.
    Mi potreste indicare dove si prepara il “cacio e pepe” più buono di Roma.
    Grazie.

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