Le quindici pizze da provare almeno una volta nella vita


Il banco di prova per un pizzaiolo resta sempre la margherita, ordinata fra le sette le otto volte su dieci dalla clientela. Qui le pizze che nei nostri assaggi ci hanno colpito di più quest’anno e che vi consigliamo con un paio recupeate dallo scorso anno.  Non abbiamo ideologia: ci piace la tradizione quando è ben eseguita, ci piace la pizza d’autore quando ha una ragione d’essere e non è la solita accozzaglia di incredienti messi alla rinfusa orecchiando e spiando su instagram. Queste sono pizze da provare e se non le avete mangiate fatelo subito. solo dopo potrete dire di avere una formazione. Una piccola guida, assolutamente soggettiva, per chi si vuole avvicinare a questo mondo in maniera completa.

1-Amatriciana di baccalà

Fandango

Fandango, la pizza amatriciana di baccalà di Salvatore Gatta. Potenza

Una pizza in cui tutti gli elementi sono al loro posto e si sostengono a vicenda senza bisogno del latticino che altrimenti avremmo trovato nel 90 per cento delle proposte simili. Scioglievole dentro come  una napoletana, effetto crunch nel cornicione ben alveolato, chiusura lunga, fresca, che invoglia al nuovo boccone. La materia prima  trattata alla grande, non ci sono eccessi né di sale e tanto meno di grassi. Una proposta moderna, mai il baccalà è stato tanto onorato sulla pizza. Geniale l’amaro del crusco fritto. Per mio gusto, la migliore del 2022
Fandango, Potenza.

2-L’Assoluto di Margherita

Pizza margherita di Ciro Salvo

Pizza margherita di Ciro Salvo, Napoli

Difficile dire quale margherita è più buona a Napoli, dovessi esprimere l’ultimo desiderio penso alla margherita di Ciro salvo nell’ultima versione, quella ottenuta da grani italiani non rinforzati dove esprime tutta la sua indiscussa abilità di pizzaiolo nel gestire l’impasto. Fedele alla ruota di carro, Ciro Salvo è un vero maestro della nuova generazione che interpreta la tradizione in modo moderno e perfetto. Come la sua margherita con il latticino.
50 Kalò, Napoli

3-Futuro di marinara

Pizzeria I Masanielli - Assoluto di Marinara

Pizzeria I Masanielli, Caserta – Assoluto di Marinara, nuova edizione di Francesco Martucci

La Marinara di Francesco Martucci in nuova edizione è in realtà un vero e proprio piatto in cui si esalta l’estrazione di sapore dal pomodoro ricercata con tecnche da cuoco e bilanciata da altri ingredienti. Il disco di pasta sostiene questa impresa in maniera egregia centrando perfettamente l’equilibrio.
I Masanielli, Caserta

4-Il calzone al forno con  la scarola cruda

Antica Pizzeria Osteria Pepe

Antica Pizzeria Osteria Pepe, Caiazzo: il calzone con la scarola a crudo di Nino e Massimiliano Pepe

Un urlo di piacere accompagna questa ricetta di Mastro Stefano Pepe ripresa dai figli Nino e Massimiliano che gestiscono il suo forno in maniera egregia onorandone la memoria come tutto il paese ben sa. La scarola a crudo diventa piacevolessima, la cottura richiede grande abilità, l’impasto è semplicemente perfetta.
Antica Pizzeria Pepe, Caiazzo

5-La Carminuccio

Don Antonio 1970 - La Carminuccio

Don Antonio 1970, Salerno – La Carminuccio di Fabio Di Giovanni

La Carminuccio è una pizza così chiamta in onore del pizzaiolo salernitano che la inventò, Carmine Donadio, scomparso la scorsa estate. Pomodoro, meglio se san Marzano, origano, aglio e pancetta. Una combinazione semplice, potremmo chiamarla una marinanra rinforzata a terra e non con le alici. Molti pizzaioli salernitani la propongono per rispetto del suo inventore e la tengono fissa nel menu. Questa di Fabio di Giovanni è tra le più riuscite.
Don Antonio, Salerno
Carminuccio a Mariconda, Salerno

6-Recensione Negativa

Cambia-Menti - Recensione Negativa

Cambia-Menti – Recensione Negativa

Tanta ironia (quella che vedete non è bpasta bruciata, ma una crema di olive nrere) per quella che per 50 Top Pizza è stata la pizza dell’anno. L’ha tirata fuori quel genietto di Ciccio Vitiello che ha aperto adessoa San Leucio, appena fuori Caserta il suo spazio che cura nei dettagli. Oltre che divertente, la pizza è anche molto buona con tutti gli elementi in equilibrio
Cambia Menti, Caserta

7-Il ripieno al forno

Pizzerie Errico Porzio, il ripieno

Pizzerie Errico Porzio, il ripieno

Il riepieno, o calzone al forno, è una declinazione della pizza napoletana più ricca. Non sono molti quello che lo fanno, Errico Porzio è uno di quelli che non ha rinunciato e lo tiene fisso nel menu dei suoi locali. Pasta sottile e scioglievole, ottimi ingredienti, cottura da manuale per un prodotti di altissima qualità anche se apprezzato soprattutto dalle persone di un certa età più che dai giovani.
Errico Porzio, Napoli

9-La cosacca

Fratelli Salvo, la cosacca

Fratelli Salvo, la cosacca

La Cosacca è un’altra delle pizze tradizionali napoletane. Nessuno come i fratelli Francesco e Salvatore Salvo hanno contribuito a rilanciarla e a perfezionarla nel tempo giungendo ad una sintesi impareggiabile fra il tipo di pomodoro e il pecorino da usare.

Fratelli Salvo, San Giorgio a Cremano

9-La Pizza fritta

Pizza fritta - la masardona

Pizza fritta – la masardona

Un grande classico che rappresenta secondo le ultime indagini fatte dall’Avpn il 4 per cento delle richieste in pizzeria. Ovviamente la percentuale salirebbe se si conoscesse fuori Napoli, ma al momento resta una pizza tipica della città nonostante sia la protagonista dell’Oro di Napoli con la Lorenz. Quella della masardona è un grande classico da cui non si può prescindere.

La Masardona, Napoli

10-La pizza con il soffritto

Pizza fritta con il soffritto di Enzo Coccia

Enzo Coccia fu il primo a reintrodurre questa antica pizza durante una edizione delle Strade della Mozzarella a Parigi nel 2014. Il gusto antico e forte del soffritto napoletano viene addolcito e addomestica con un poco di ricotta vaccina. L’impasto di Coccia non ha bisogno di presentazioni, è stato il primo ad allungare i tempi di lievitazione, peraltro a temperatura ambiente, a Napoli

La Notizia di Enzo Coccia, Napoli

11- La Parmigiana scomposta

Parmigiana Scomposta -Salvatore Lioniello

Parmigiana Scomposta -Salvatore Lioniello

Una idea semplice ma efficace di riproporre uno dei gusti tipici napoletani: in questo caso l’elemento della melanzana è assolutamente allegerito per fare spazio agli altri elementi. Di grande efficacia, come sempre, l’impasto

Salvatore Lioniello, Succivo

12- La cosacca in teglia

cosacca in teglia

Pizza cosacca in teglia di Pasqualino Rossi

Pasqualino Rossi, l’alfiere insieme ai fratelli Nino e Massimiliano Pepe dei prodotti dell’Alto casertano, un territorio magico, da sempre propone questa antica usanza prima che diventasse una moda. Ha adirittura fatto un menu di pizze in teglia ma quella più riuscita è sicuramente la cosacca grazie alla forza del pecorino, decisamente un formaggio tipico del territorio, almeno più del Grana Padano.

Pizzeria Elite, Alvignano

13- Assoluto di Tonno

Seu Pizza Illuminati - Assoluto di tonno

Seu Pizza Illuminati – Assoluto di tonno

Una delle migliori pizze di  Pier Daniele Seu, ci spostiano a Roma, per trovare un ragionamento da cuoco efficace in cui il tono si sposa benissimo con l’impasto e gli altri ingredienti. Una pizza da incorniciare

14 La pizza ai quattro formaggi

Il Pasha' ad Apollosa

Il Pashà ad Apollosa

In questa pizzeria di paese, siamo ad Apollosa nel Bneventano, una pizza da non perdere perchè giocata sulle consistenze, le temperature e soprattutto sui foraggi locali di cui è ricchissimo il Sannio.

Il Pashà, Apollosa

 

15 La Pizza Capricciosa

Capricciosa pizza dell'anno

La Pizza Capricciosa di Ivano Veccia

Con questa pizza Ivano Veccia ha fatto Bingo conquistando la ribalta nazionale. Il gioco è non solo negli ingredienti di prima qualità, ma nella loro composizion trsformando così una pizza che si faceva con gli avanzi della farci in una splendida e golosa pizza.

Qvinto, Roma

 

Un commento

  1. Ottimo l’abbinamento del baccalà con il peperone crusco fritto e sbriciolato a fine cottura sulla pizza di Fandango.
    Riprende a pieno una ricetta antica lucana che valorizza questo splendido prodotto il peperone crusco che ha un potenziale di utilizzo ampissimo.
    Carpe Diem

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